Bce: tassi invariati. Le previsioni Euribor
aggiornate
settembre 07
2017
In seguito all’ultima riunione della Banca centrale europea del
7 settembre, il Consiglio direttivo ha deciso di mantenere i tassi di
interesse invariati al minimo storico dello 0,0%.
Tutte le scadenze Euribor restano sotto zero. L’Euribor 1 mese è
fermo a -0,37 da oltre un anno (7 luglio 2016 l’ultima variazione),
l’Euribor 3 mesi è a -0,33 da 9 mesi (ultima variazione 12
gennaio), mentre la scadenza semestrale all’attuale -0,27 dal 13
giugno. Per ulteriori informazioni del mercato immobiliare vai
pure su www.agenziaprofessionalteam.com
oppure professional@agenziaprofessionalteam.com saluti Patrick
Acquisto casa, in una guida il vademecum dei controlli
Come ci si deve comportare se, dopo
aver acquistato un immobile, arrivano i controlli dell'amministrazione
fiscale sulla procedura seguita nella compravendita? A spiegarlo è la
stessa agenzia delle Entrate nella edizione di quest'anno della Guida per l'acquisto della casa: le imposte e le agevolazioni fiscali: buona parte delle Faq contenute alla fine della guida è infatti dedicata a questo argomento che spesso mette.
Ma la guida non si ferma a questo. Dal calcolo delle imposte ai
requisiti per le agevolazioni fiscali, la pubblicazione spiega tutti gli
step da seguire per concludere l'acquisto di un immobile. La guida
descrive, anche con esempi pratici, le principali regole da osservare
quando si compra una casa, in modo da poter fruire di tutti i benefici
previsti dalla legge quali le agevolazioni legate alla prima abitazione. Cosa fare prima dell'acquisto
Prima di procedere all'acquisto di una casa, è opportuno ottenere più
informazioni possibili sull'immobile. Come primo passo, bisogna
verificare la situazione catastale e ipotecaria del bene; a tal fine
l'Agenzia mette a disposizione dei cittadini alcuni servizi come, per
esempio, quello di ispezione ipotecaria che consente di individuare il
proprietario dell'immobile e di controllare se ci sono ipoteche o
pendenze, anche giudiziarie. L'ispezione può essere richiesta presso gli
uffici provinciali – Territorio oppure online. In entrambi i casi, il
servizio è gratuito se viene richiesto per i beni immobili dei quali il
richiedente risulta titolare, anche in parte, del diritto di proprietà o
di altri diritti reali di godimento (ispezione ipotecaria personale);
rientrano nella consultazione gratuita le ipoteche “contro”, mentre sono
escluse le ipoteche “a favore”. L'opzione del contratto preliminare
Una volta accertato che l'immobile è libero da vincoli, si può
procedere alla stipula del contratto preliminare, un accordo tra
venditore e compratore che si impegnano reciprocamente a stipulare un
successivo e definitivo contratto di compravendita. Il contratto
preliminare deve essere redatto in forma scritta (scrittura privata,
scrittura privata autenticata o atto pubblico) e deve essere registrato
entro 20 giorni dalla sottoscrizione, pagando l'imposta di registro di
200 euro, oltre all'imposta di bollo. Il calcolo delle imposte
Quando si compra una casa, le imposte da pagare variano a seconda che
il venditore sia un privato o un'impresa e l'acquisto venga effettuato
in presenza o meno dei benefici “prima casa”. Se il venditore è un
privato o un'impresa, con vendita esente da Iva, l'acquirente dovrà
pagare l'imposta di registro nella misura proporzionale del 9%,
l'imposta ipotecaria e l'imposta catastale nella misura fissa di 50
euro. In caso contrario, chi acquista sarà tenuto a versare l'Iva al 10%
cui si aggiungono le imposte di registro, ipotecaria e catastale,
ciascuna per l'importo di 200 euro. Le agevolazioni “prima casa”
Il vademecum passa poi in rassegna i requisiti per accedere al
beneficio legato all'acquisto della prima abitazione. Nel caso del
venditore privato o dell'impresa esente da Iva, saranno dovute l'imposta
di registro proporzionale nella misura del 2%, l'imposta ipotecaria e
quella catastale nella misura fissa di 50 euro. Se la vendita è soggetta
ad Iva, sono dovute l'imposta di registro, quella ipotecaria e quella
catastale nella misura fissa di 200 euro, oltre all'Iva ridotta al 4%.
La guida ricorda che le agevolazioni “prima casa” non sono ammesse,
invece, per l'acquisto di immobili appartenenti alle categorie catastali
A/1 (abitazioni di tipo signorile), A/8 (abitazioni in ville) e A/9
(castelli e palazzi di eminenti pregi artistici e storici). Quando si ha già una “prima casa”
Anche il contribuente che è già proprietario di un immobile
acquistato con le agevolazioni prima casa può avvalersi del beneficio
fiscale, a condizione però che la casa posseduta sia venduta entro un
anno dal nuovo acquisto. Se questo non avviene, si perdono le
agevolazioni usufruite per l'acquisto del nuovo immobile e, oltre alla
maggiori imposte e ai relativi interessi, si dovrà pagare una sanzione
del 30%. Inoltre, chi vende l'abitazione acquistata con le agevolazioni
ed entro un anno ne compra un'altra in presenza delle condizioni per
usufruire dei benefici “prima casa”, ha diritto a un credito d'imposta
pari all'imposta di registro o all'Iva pagata per il primo acquisto
agevolato.
Le Faq dedicate
La guida contiene anche un elenco di quesiti posti dai contribuenti
su alcune delle casistiche più ricorrenti. Alcuni esempi: come
comportarsi se si riceve un accertamento dell'imposta di registro su una
compravendita immobiliare; il rapporto tra la sussistenza delle
agevolazioni e il trasferimento della residenza; la possibilità di
usufruire delle imposte agevolate sull'acquisto di una casa che si trova
nello stesso comune in cui si possiede la nuda proprietà su un'altra
abitazione.